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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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   ‘Ve l'avevo detto, io’ mormorò Hermione premendosi una mano sul petto, ‘ve l'avevo detto!’
‘Dobbiamo tornare alla Torre di Grifondoro il più in fretta possibile’ disse Ron.
Il duello di mezzanotte (Cap. 9 Harry Potter 1)

   I due ragazzi non seppero mai quel che erano. Hermione si era voltata verso il ritratto della Signora Grassa per tornare dentro, ma si era trovata di fronte un quadro vuoto. La Signora Grassa era andata a fare una passeggiata notturna e Hermione si trovò chiusa fuori della Torre di Grifondoro.
Il duello di mezzanotte (Cap. 9 Harry Potter 1)

   ‘Signorina Granger, per questo a Grifondoro verranno tolti cinque punti’ disse la professoressa Mcgranitt. ‘Mi hai molto delusa. Se non sei ferita, torna immediatamente alla Torre di Grifondoro. Gli studenti stanno finendo di festeggiare Halloween nei rispettivi dormitori’.
Halloween (Cap. 10 Harry Potter 1)

   In quel preciso istante, Neville piombò nella sala di ritrovo. Non si capiva come avesse fatto a passare dal buco dietro il ritratto, perché aveva le gambe bloccate insieme da quello che riconobbero immediatamente come l'Incantesimo della Pastoia: probabilmente aveva fatto tutta la strada fino alla Torre di Grifondoro a balzelloni, come un coniglio.
Nicolas Flamel (Cap. 13 Harry Potter 1)

   Harry, Ron e Hermione si unirono ai Grifondoro che sciamavano su per la scalinata di marmo e, sempre più stanchi, percorrevano altri corridoi e salivano altre scale fino all'ingresso nascosto alla Torre di Grifondoro. Un grande ritratto di una signora grassa vestita di rosa chiese loro: «Parola d'ordine?»
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)


   «Sir Cadogan, avete lasciato entrare un uomo nella Torre di Grifondoro
Grifondoro contro Corvonero (Cap. 13 Harry Potter 3)

   Per Harry fu un gran brutto periodo. Non poteva andare a lezione senza che qualche Serpeverde non cercasse di fargli lo sgambetto; Tiger e Goyle sbucavano da tutte le parti, e strisciavano via delusi quando lo vedevano circondato da altri ragazzi. Baston aveva dato istruzioni perché Harry venisse scortato ovunque, nel caso che i Serpeverde tentassero di metterlo fuori gioco. Tutta la Casa di Grifondoro raccolse la sfida con entusiasmo, così che per Harry era impossibile arrivare alle lezioni in orario perché era sempre circondato da un'enorme folla rumorosa. Era più preoccupato per la sicurezza della sua Firebolt che per la propria. Quando non la cavalcava, la chiudeva al sicuro nel suo baule, e spesso durante gli intervalli sfrecciava su nella Torre di Grifondoro a controllare che ci fosse ancora.
La finale di Quidditch (Cap. 15 Harry Potter 3)

   Cinque minuti dopo filava oltre i troll della sorveglianza, verso l'ingresso della Torre di Grifondoro, con in mente l'eco delle parole della profes
La profezia della professoressa Cooman (Cap. 16 Harry Potter 3)

   Scesero a cena con tutti gli altri, ma alla fine non tornarono alla Torre di Grifondoro. Harry aveva nascosto il Mantello sotto i vestiti; doveva tenere le braccia incrociate per nascondere il rigonfio. S'infilarono in una stanza vuota accanto alla Sala d'Ingresso, in ascolto, finché non furono certi che fosse deserta. Sentirono ancora qualcuno attraversare l'ingresso di corsa, e una porta che sbatteva. Hermione fece capolino dalla porta.
La profezia della professoressa Cooman (Cap. 16 Harry Potter 3)

   «Ha cercato di portarmi Peter, ma non ce l'ha fatta... così ha rubato per me le parole d'ordine per la Torre di Grifondoro... Per quello che ho capito, le ha prese dal comodino di un ragazzo...»
Il servo di Voldemort (Cap. 19 Harry Potter 3)

   la Signora Grassa, è entrato nella Torre di Grifondoro armato di pugnale... senza Minus, vivo o morto, non abbiamo alcuna possibilità di modificare la sorte di Sirius».
Il segreto di Hermione (Cap. 21 Harry Potter 3)

    Salirono fino all’ingresso della Torre di Grifondoro, che era nascosta dietro un grande ritratto di una signora grassa vestita di seta rosa.
Il Torneo TreMaghi (Cap. 12 Harry Potter 4)

    Hermione non si unì alla conversazione di Harry e Ron durante la cena, ma mangiò a velocità forsennata e poi ripartì alla volta della biblioteca. Harry e Ron tornarono alla Torre di Grifondoro, e stavolta fu Harry, che non aveva pensato ad altro per tutta la cena, ad affrontare l’argomento delle Maledizioni Senza Perdono.
Le Maledizioni Senza Perdono (Cap. 14 Harry Potter 4)

    Quel giorno nell’aria c’era un piacevole senso di attesa. Nessuno fu molto attento in classe, tutti erano molto più interessati all’arrivo delle delegazioni di Beauxbatons e Durmstrang; anche Pozioni fu più sopportabile del solito, visto che durò mezz’ora di meno. Quando la campana suonò in anticipo, Harry, Ron e Hermione corsero su alla Torre di Grifondoro, depositarono borse e libri, s’infilarono i mantelli e tornarono giù di corsa nella Sala d’Ingresso.
Beauxbatons e Durmstrang (Cap. 15 Harry Potter 4)

    Harry scese a cena. Hermione non c’era — immaginò che si trovasse ancora in infermeria a farsi sistemare i denti. Cenò tutto solo all’estremità del tavolo, poi tornò alla Torre di Grifondoro. pensando a tutto il lavoro extra sugi; Incantesimi di Appello che doveva fare. Su in dormitorio, incrociò Ron.
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)


    Non posso dire tutto quello che vorrei per lettera, è troppo rischioso nel caso che il gufo venga intercettato: dobbiamo parlare, faccia a faccia. Puoi fare in modo di trovarti da solo vicino al fuoco nella Torre di Grifondoro il 22 novembre all’una di notte?
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    «Chissà dov’è andata» disse Ron, mentre lui e Harry tornavano alla Torre di Grifondoro.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4)

    Del tutto dimentico della cena, risalì lentamente fino alla Torre di Grifondoro, con la voce di Cho che gli risuonava nelle orecchie a ogni gradino. “Cedric… Cedric Diggory”. Cedric aveva cominciato quasi a piacergli: era disposto a sorvolare sul fatto che una volta lo aveva battuto a Quidditch, e che era bello, e famoso, e che era il campione preferito praticamente da tutti. Ora all’improvviso realizzò che Cedric in effetti era un inutile bamboccio che non aveva abbastanza cervello da riempirci un portauovo.
La Prova Inaspettata (Cap. 22 Harry Potter 4)

   Nonostante l’enorme mole di compiti per le vacanze, Harry non era dell’umore giusto per stare chino sui libri alfa fine del trimestre, e trascorse la settimana che precedeva il Natale divertendosi più che poteva insieme a tutti gli altri. La Torre di Grifondoro era di poco meno affollata che durante l’anno scolastico; sembrava anche che si fosse rimpicciolita, dal momento che i suoi occupanti erano molto più scalmanati del solito. Fred e George avevano avuto un gran successo con le loro Crostatine Canarine, e nei primi due giorni delle vacanze c’era dappertutto gente che si riempiva di piume all’improvviso. In breve, tutti i Grifondoro impararono a trattare con estrema cautela il cibo che veniva loro offerto, nel caso che avesse una Crostatina Canarina nascosta al centro, e George rivelò a Harry che lui e Fred al momento stavano lavorando alla creazione di qualcosa di nuovo. Harry prese mentalmente nota di non accettare nemmeno una patatina da Fred e George in futuro: non aveva ancora dimenticato Dudley e la Mou Mollelingua.
Il Ballo del Ceppo (Cap. 23 Harry Potter 4)

    «Sparite!» sbottò Ron, agitando il pugno che strizzava Leo, il quale cantò più allegramente che mai. «Ecco… prendila, Harry» aggiunse sottovoce, mentre le ragazzine del terzo anno filavano via con aria scandalizzata. Sfilò la risposta di Sirius dalla zampa di Leo, Harry se la cacciò in tasca e corsero su alla Torre di Grifondoro per leggerla.
Il Ballo del Ceppo (Cap. 23 Harry Potter 4)

    Harry e Ron s’incontrarono con Hermione in sala comune, e scesero insieme a colazione. Passarono gran parte della mattinata nella Torre di Grifondoro, dove tutti si stavano godendo i loro regali, poi tornarono nella Sala Grande per un pranzo sontuoso, che comprendeva almeno cento tacchini e pudding di Natale, e montagne di Cracker Magici.
Il Ballo del Ceppo (Cap. 23 Harry Potter 4)

    Harry tornò alla Torre di Grifondoro da solo. Era un consiglio estremamente bizzarro. Perché mai un bagno avrebbe dovuto aiutarlo a capire che cosa voleva dire l’uovo ululante? Cedric lo stava prendendo in giro? Stava cercando di fargli fare la figura dell’idiota, cosi Cho per contro lo avrebbe ammirato ancora di più?
Il Ballo del Ceppo (Cap. 23 Harry Potter 4)

    Fuori, nel buio corridoio, Harry studiò la Mappa del Malandrino per controllare che la strada fosse ancora libera. Sì, i puntini con i nomi di Gazza e Mrs Purr erano ancora al sicuro nei loro uffici… tutto sembrava immobile tranne Pix, che saltellava nella sala dei trofei al piano di sopra… Harry aveva fatto il primo passo verso la Torre di Grifondoro, quando qualcos’altro sulla mappa attrasse la sua attenzione… qualcosa di decisamente strano.
L'Uovo e l'Occhio (Cap. 25 Harry Potter 4)

    Harry tornò lentamente alla Torre di Grifondoro, assorto: pensava a Piton, e a Crouch, e a quel che significava tutta la faccenda… perché Crouch fingeva di essere ammalato, se poteva entrare a Hogwarts quando voleva? Cosa credeva che Piton nascondesse nel suo ufficio?
L'Uovo e l'Occhio (Cap. 25 Harry Potter 4)

    Harry non aveva voglia di tornare nella Torre di Grifondoro ad ascoltare Ron e Hermione che si insultavano. Così guardò Hagrid scavare finché l’oscurità non lo inghiottì, e i gufi attorno a lui presero a risvegliarsi e si tuffarono nella notte a gran colpi d’ala.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)


    Così quella sera alle otto e mezzo Harry lasciò Ron e Hermione nella Torre di Grifondoro e scese le scale. Mentre attraversava la Sala d’Ingresso, Cedric sali dalla sala comune di Tassorosso.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)

    «Tu riporti Harry a scuola, Hagrid» ripeté Silente con decisione. «Portalo difilato su alla Torre di Grifondoro. E Harry, voglio che tu vi rimanga. Qualunque cosa ti venga in mente di fare — qualunque gufo tu voglia spedire — possono aspettare fino a domattina, mi hai capito?»
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)

    Il tuo nome non è finito per caso nel Calice di Fuoco. Se qualcuno sta cercando di farti del male, ha la sua ultima possibilità. Non allontanarti da Ron e Hermione, non uscire dalla Torre di Grifondoro la sera, e preparati alla terza prova. Esercitati a Schiantare e Disarmare. Non sarebbe male che provassi anche qualche stregoneria. Non puoi fare niente per Crouch. Giù la testa e bada a te stesso. Aspetto una tua lettera in cui mi dai la tua parola che non uscirai più dal castello.
il Sogno (Cap. 29 Harry Potter 4)

    La sera seguente Harry tornò alla Torre di Grifondoro. Da quanto gli avevano raccontato Ron e Hermione, Silente aveva parlato a tutta la scuola quella mattina a colazione. Aveva semplicemente chiesto che lasciassero in pace Harry, che nessuno gli facesse domande o insistesse per farsi raccontare ciò che era successo nel labirinto. Moltissimi, osservò Harry, lo scansavano nei corridoi evitando il suo sguardo. Alcuni sussurravano al suo passaggio, nascondendo la bocca con la mano. Immaginò che molti di loro avessero creduto all’articolo di Rita Skeeter su quanto fosse disturbato e potenzialmente pericoloso. Forse stavano elaborando le loro teorie sulla morte di Cedric. Scoprì che non gliene importava granché. La cosa migliore era stare con Ron e Hermione mentre loro parlavano di altre cose, oppure lo lasciavano star lì in silenzio mentre giocavano a scacchi. Era come se tutti e tre avessero stretto un patto che non aveva bisogno di parole. Ciascuno di loro era in attesa di un segnale, una parola su quanto stava succedendo al di fuori di Hogwarts, ed era inutile fare congetture finché non avessero saputo qualcosa di certo. L’unica volta che affrontarono l’argomento fu quando Ron disse a Harry dell’incontro che la signora Weasley aveva avuto con Silente appena prima di tornare a casa.
L'Inizio (Cap. 37 Harry Potter 4)

    La pioggia picchiava sulle finestre dei corridoi deserti che portavano alla Torre di Grifondoro. Harry aveva la sensazione che il primo giorno fosse durato una settimana, ma aveva ancora una montagna di compiti da fare prima di andare a dormire. Un dolore sordo e pulsante stava aumentando sopra il suo occhio destro. Guardò fuori da una finestra lavata dalla pioggia, verso il parco buio, mentre svoltavano nel corridoio della Signora Grassa. Nella capanna di Hagrid ancora nessuna luce.
Punizione con Dolores (Cap. 13 Harry Potter 5)

    Siccome Harry era affamato, e aveva la prima punizione con la Umbridge alle cinque, andò subito a cena senza passare a lasciare la borsa nella Torre di Grifondoro, in modo da buttar giù qualcosa prima di affrontare ciò che era in serbo per lui. Ma non aveva ancora raggiunto l’ingresso della Sala Grande, che una voce forte e rabbiosa urlò: «Ehi, Potter!»
Punizione con Dolores (Cap. 13 Harry Potter 5)

    Harry non aveva mai pensato prima d’allora di poter odiare un altro insegnante più di Piton, ma tornando alla Torre di Grifondoro dovette ammettere che Piton aveva un valido concorrente. È cattiva, pensò, salendo una scalinata per andare al settimo piano, è una perfida, perversa vecchia pazza…
Punizione con Dolores (Cap. 13 Harry Potter 5)

    Fu subito chiaro, all’ingresso nella Sala Grande, che l’avviso della Umbridge non era apparso solo nella Torre di Grifondoro. Il chiacchiericcio aveva un’intensità particolare e c’era un gran movimento di gente che andava su e giù fra i tavoli discutendo di quello che aveva letto. Harry, Ron e Hermione avevano appena preso posto quando Neville, Dean, Fred, George e Ginny piombarono su di loro.
Decreto Didattico Numero Ventiquattro (Cap. 17 Harry Potter 5)

    «Winky beve ancora tanto, signore» disse malinconico, abbassando gli enormi occhi verdi, grandi come palle da tennis. «Ancora non vuole vestiti, Harry Potter. E nemmeno gli altri elfi domestici. Nessuno di loro pulirà più la Torre di Grifondoro, con tutti i berretti e calzini nascosti ovunque, per loro è un insulto, signore. Dobby fa tutto da solo, signore, ma a Dobby non importa, perché lui spera sempre di incontrare Harry Potter e stanotte è successo!» Dobby fece un altro profondo inchino. «Ma Harry Potter non sembra felice» proseguì, raddrizzandosi e guardandolo timidamente. «Dobby lo ha sentito mormorare nel sonno. Harry Potter stava facendo un brutto sogno?»
L'esercito di Silente (Cap. 18 Harry Potter 5)

   Domenica mattina Hermione arrancò verso la capanna di Hagrid sfidando mezzo metro di neve. Harry e Ron volevano andare con lei, ma la loro montagna di compiti aveva di nuovo raggiunto un’altezza allarmante, perciò rimasero di malavoglia nella sala comune, cercando di ignorare gli strilli di gioia che venivano da fuori, dove gli studenti si divertivano a pattinare sul lago ghiacciato, ad andare in slitta e, cosa peggiore di tutte, a stregare le palle di neve perché sfrecciassero su fino alla Torre di Grifondoro e colpissero forte le finestre.
L'occhio del serpente (Cap. 21 Harry Potter 5)


    «Cercava di raggiungere la Torre di Grifondoro» disse la Umbridge. Nella sua voce vibrava un’eccitazione indecente, la stessa gioia perversa che Harry le aveva visto mentre guardava la professoressa Cooman sciogliersi in lacrime nella Sala d’Ingresso. «È stato il giovane Malfoy a fermarlo».
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5)

    Il risultato fu che la professoressa Umbridge passò il suo primo pomeriggio da Preside correndo qua e là per rispondere agli appelli degli altri insegnanti, nessuno dei quali sembrava in grado di liberarsi dei fuochi d’artificio senza il suo aiuto. Mentre tornava alla Torre di Grifondoro alla fine delle lezioni, fu con immensa soddisfazione che Harry vide una Umbridge arruffata e sporca di fuliggine uscire barcollando, la faccia lucida di sudore, dall’aula del professor Vitious.
Il peggior ricordo di Piton (Cap. 28 Harry Potter 5)

    Fuori dalle finestre della Torre di Grifondoro svolazzavano porcellini rosei dalle ali argentate. Harry rimase ad ascoltare le grida di esultanza dei compagni nei dormitori ai piani di sotto. E si sentì stringere lo stomaco quando gli venne in mente che la sera dopo lo aspettava un’altra lezione di Occlumanzia.
Il peggior ricordo di Piton (Cap. 28 Harry Potter 5)

    Non aveva voglia di tornare così presto nella Torre di Grifondoro, né di raccontare a Ron e Hermione quello che aveva scoperto. Perché a riempirlo di orrore e infelicità non era stata la reazione rabbiosa di Piton, ma il fatto che lui, Harry, sapeva fin troppo bene che cosa si prova a essere umiliati davanti a tutti e perciò che cosa aveva provato Piton mentre James si faceva beffe di lui. E a ferirlo era anche il fatto che, a giudicare da quanto aveva appena visto, suo padre era davvero un presuntuoso arrogante, proprio come Piton gli aveva sempre detto.
Il peggior ricordo di Piton (Cap. 28 Harry Potter 5)

    Si voltò. Ginny Weasley, piuttosto spettinata, lo aveva raggiunto al tavolo della biblioteca dov’era seduto tutto solo. Era domenica sera tardi: Hermione era tornata alla Torre di Grifondoro per ripassare Antiche Rune, e Ron aveva l’allenamento di Quidditch.
Orientamento professionale (Cap. 29 Harry Potter 5)

    Come per sottolineare l’importanza degli esami in arrivo, prima della fine delle vacanze sui tavoli della Torre di Grifondoro apparve una pila di opuscoli, volantini e avvisi relativi alle diverse professioni magiche, e sulla bacheca fu affisso un nuovo annuncio:
Orientamento professionale (Cap. 29 Harry Potter 5)

    Poteva immaginarsi la reazione della professoressa McGranitt se fosse stato sorpreso nell’ufficio della Umbridge poche ore dopo che lei si era esposta in quel modo per lui… Tutto sommato, niente gli impediva di tornare nella Torre di Grifondoro e sperare che durante le vacanze estive gli capitasse la possibilità di parlare con Sirius della scena del Pensatoio… niente, a parte il fatto che la sola idea di seguire quella ragionevole linea di condotta lo faceva sentire come se avesse del piombo nello stomaco… E poi c’erano Fred e George, che avevano già preparato il loro piano diversivo, per non parlare del coltello regalatogli da Sirius, che al momento si trovava nella sua borsa insieme al Mantello dell’Invisibilità.
Orientamento professionale (Cap. 29 Harry Potter 5)

    Dopo cena tornarono nella Torre di Grifondoro. La sala comune era molto affollata, perché quasi tutti avevano finito di cenare, ma riuscirono a trovare un tavolo libero e si sedettero; Ron, che era di malumore fin dall’incontro con Lumacorno, incrociò le braccia e fissò accigliato il soffitto. Hermione prese una copia del Profeta della Sera,che qualcuno aveva abbandonato su una sedia.
Una mano da Hermione (Cap. 11 Harry Potter 6)

    Mantenne un flusso ininterrotto di incoraggiamenti per tutta la strada di ritorno al castello, e quando ebbero raggiunto il secondo piano Ron era appena appena più allegro. Poi, quando Harry spinse da parte l’arazzo per prendere la solita scorciatoia verso la Torre di Grifondoro, si ritrovarono faccia a faccia con Dean e Ginny, stretti in un abbraccio mozzafiato che si baciavano con furia, come se fossero incollati.
Felix Felicis (Cap. 14 Harry Potter 6)

    Harry si raddrizzò gli occhiali e si appiattì i capelli mentre Ron appariva roteando. Quando fu arrivata anche Ginny, uscirono tutti dall’ufficio della McGranitt, diretti alla Torre di Grifondoro. Harry guardò fuori dalle finestre del corridoio: il sole stava già calando sul parco coperto da una coltre di neve più alta di quella del giardino della Tana. In lontananza scorse Hagrid che dava da mangiare a Fierobecco davanti alla sua capanna.
Un ricordo lumacoso (Cap. 17 Harry Potter 6)

    Perplesso, Ron seguì Harry di corsa su alla Torre di Grifondoro. Furono trattenuti da Pix, che aveva chiuso una porta al quarto piano e si rifiutava di lasciar passare chiunque a meno che non si desse fuoco alle mutande, ma Harry e Ron si limitarono a tornare indietro e a prendere una delle loro fidate scorciatoie. Di lì a cinque minuti varcavano il buco del ritratto.
Sorprese di compleanno (Cap. 18 Harry Potter 6)

    Harry non se lo fece dire due volte; sia lui che Hermione corsero via, e le voci di Hagrid e Gazza echeggiarono dietro di loro. Oltrepassarono Pix vicino alla svolta per la Torre di Grifondoro, ma il poltergeist filava allegramente verso la fonte delle urla, ridacchiando e gridando:
Roba da elfi (Cap. 19 Harry Potter 6)

    Inutile discutere. Harry si voltò all’istante e uscì dal bagno, sollevando schizzi d’acqua. Una volta in corridoio, sfrecciò verso la Torre di Grifondoro. Quasi tutti camminavano in senso contrario; lo fissavano a bocca aperta, zuppo d’acqua e di sangue com’era, ma lui continuò a correre e non rispose a nessuna delle loro domande.
Sectumsempra (Cap. 24 Harry Potter 6)

   Era notte. Lily, in vestaglia, era davanti al ritratto della Signora Grassa, a braccia incrociate, all'ingresso della Torre di Grifondoro.
La storia del Principe (Cap. 33 Harry Potter 7)

   «Quella bacchetta procura più guai di quel che vale» concluse Harry. Poi voltò le spalle ai dipinti. Pensava solo al letto a baldacchino che lo aspettava nella Torre di Grifondoro: chissà se Kreacher gli avrebbe portato un panino lassù. «E sinceramente» aggiunse, «ho passato abbastanza guai per una vita intera».
La falla nel piano (Cap. 36 Harry Potter 7)

    [1] Naturalmente le vere streghe e i veri maghi erano per lo più in grado di sfuggire al rogo, al ceppo e al capestro (cfr. le annotazioni su Lisette de Lapin nel mio commento a Baba Raba e il Ceppo Ghignante). Tuttavia, alcune esecuzioni ebbero effettivamente luogo: Sir Nicholas de Mimsy-Porpington (un mago della corte reale durante la vita, e durante la morte fantasma della Torre di Grifondoro) fu privato della propria bacchetta prima di venire rinchiuso in una segreta e si trovò quindi nell'impossibilità di sfuggire alla morte; soprattutto, le famiglie di maghi rischiavano di perdere i giovani rampolli che, per la loro incapacità di controllare la magia, si facevano notare dai cacciatori di streghe Babbani e risultavano vulnerabili.
Note (Cap. 7 Harry Potter 8)